Storia e cultura

Storia e cultura

LʼIstria, nel corso dei secoli, è stata di tutti e di nessuno, ma sempre croata ed istriana. Diverse tribù sʼinsediano in Istria a partire dal XI secolo: ad ovest gli Histri, a nord gli Japodi e ad est del fiume Raša, i Liburni. Dopo contatti con i Greci, lʼIstria, attorno al III secolo a.C., si trovò coinvolta nelle mire espanionistiche dellʼImpero Romano. I Romani fondarono centri di una certa consistenza (Pola, Albona, Parenzo), construiti secondo i dettami urbanistici della Roma antica. Realizzarono strade e ville rusticae, anfiteatro, Arco dei Sergi e il Tempio dʼAugusto.

Amphitheatre Pula

Amphitheatre Pula

LʼIstria fu dominata da Bisanzio per 250 anni. Risalgono a quel periodo alcuni degli edifici più noti della penisola, come la Basilica Eufrasiana, monumento alto bizantino iscritto nel patrimonio dellʼ Unesco. Con lo sviluppo del commercio, le città della costa occidentale istriana riuscirono a conservare una certa indipendenza, rafforzare la propria economia e rappresentare una minaccia per Venezia.

Euphrasian Basilica



Euphrasian Basilica

Nel XVIII secolo, lʼIstria passò nelle mani dellʼ Austria. Sul finire del XIX secolo Pola divenne il porto militare principale della monarchia austo-ungarica, sfaldatasi al termine della I guerra mondiale.

LʼIstria nel 1920 si ritrovò italiana. Dopo la II guerra mondiale, lʼIstria torna a far parte della Croazia. Oggi lʼIstria è una delle regioni più sviluppate della Croazia, la sua locomotiva turistica, caratterizzata da un ricco patrimonio storico ed un eredità multiculturale triaterale (croata, italiana ed slovena).